Assis, insieme a comilva, condav, contiamoci!, coscienze critiche, chiede di rivedere completamente gli obblighi vaccinali.
Le strategie vaccinali devono basarsi su una valutazione scientifica quanto più rigorosa e completa possibile, e sul fondamentale principio di precauzione.
È inaccettabile dichiarare tutte le vaccinazioni sicure ed efficaci – come fa il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023/2025 – senza una analisi scrupolosa dei singoli vaccini e senza un sistema di farmacovigilanza attiva.
Ogni obbligo vaccinale viola le libertà costituzionali, ed è il simbolo di una concezione autoritaria dello Stato che nega ai cittadini l’espressione della volontà personale (il consenso) per ottenere, con la coercizione, l’adesione a misure sanitarie invasive.
Ma è ancor più grave quando, oltre a non sussistere i presupposti né scientifici né giuridici, tale obbligo investa i più giovani, com’è per il sistema delle vaccinazioni pediatriche che dal 2017 esclude i bambini da 0 a 6 anni dalla frequenza delle strutture educative, trasformando le scuole in un “apparato di controllo” pervasivo e capillare, incapace di essere luogo di accoglienza per tutti.
Aderiamo con convinzione all’appello della CMSI per pretendere dalle istituzioni un confronto scientifico serio, scevro da pregiudizi e delegittimazioni apodittiche e strumentali, su un tema di tanta decisiva rilevanza; per abolire subito l’obbligo dei vaccini che non forniscono immunità di gregge. Invitiamo tutti i genitori e i cittadini a mobilitarsi e ad alzare la propria voce. I bambini sono tuttora costretti ad esibire un green-pass per frequentare asilo nido e scuola materna: non è più tollerabile, anche alla luce di recenti, tragiche esperienze.
Riportiamo le 3 richieste conclusive dell’appello della CMSI, che invitiamo tutti a leggere per intero:
È opportuno disporre con urgenza:
• di vaccini monovalenti, non solo per escludere, anche ai sensi della L. 119/2017, obblighi di vaccinazione in caso di avvenuta immunizzazione da malattia naturale, ma anche pericoli per la salute in relazione a specifiche condizioni cliniche, e per consentire al medico curante scelte oculate in base alle necessità della persona assistita
• di programmi strutturati di farmacovigilanza attiva (a breve, medio e lungo termine, incluso il monitoraggio di possibili fenomeni di rimpiazzo e di interferenza/potenziamento di altre infezioni) su campioni rappresentativi di popolazione
• il superamento degli obblighi vaccinali e delle restrizioni connesse per i vaccini che non offrano protezione per gli altri, in base al dettato della Costituzione (ferma restando la valutazione del rapporto tra rischi e benefici attesi sul singolo ricevente).
QUI l’appello