Sono più di 1000 i sanitari che hanno aderito alla RICHIESTA DI MORATORIA DELLA VACCINAZIONE contro il sars-cov-2 ai bambini. Pubblichiamo l’elenco aggiornato al 17 maggio rinnovando l’appello a tutto il personale sanitario di aderire, cliccando su questo link.
I vaccini contro la COVID-19 stanno riducendo i casi gravi di malattia e la mortalità; la loro somministrazione trova significato nella protezione delle popolazioni a rischio, dove la malattia può essere grave e letale. Al contrario, la vaccinazione dei bambini non comporta sostanziali benefici diretti ai riceventi, data la bassa incidenza e le manifestazioni cliniche moderate della malattia nelle fasce pediatriche, né benefici di rilievo per la collettività, poiché i bambini non hanno un ruolo rilevante nella trasmissione del SARS-CoV-2. I vaccini in uso non azzerano la trasmissione dell’infezione, hanno durata indefinita ed efficacia ridotta su alcune delle varianti sinora emerse.
Non è stata stabilita, ad oggi, la necessità e la frequenza di dosi di richiamo per mantenere l’immunità conferita con i vaccini (ma già si prospettano con insistenza rivaccinazioni almeno annuali), ed è sconosciuto l’effetto di una eventuale immunizzazione periodica.
A fronte di benefici minimi o nulli, riteniamo che non sia opportuno esporre i bambini né al rischio di eventi avversi conosciuti e comuni, anche se probabilmente in gran parte reversibili, né al rischio di eventi avversi a lungo termine ancora non individuati, ma possibili. La sorveglianza post-marketing delle vaccinazioni è iniziata da poco tempo e informazioni su eventi rari ma pericolosi si potrebbero presentare nel corso degli anni, ed evidenziarsi essenzialmente con lo sviluppo di programmi di sorveglianza attiva, ancora oggi lacunosi o completamente assenti.
La vaccinazione da sola non potrebbe portare alla “immunità di gregge”, quindi attualmente non esiste una giustificazione “altruistica” o “etica” nel vaccinare i bambini al fine di proteggere le popolazioni a rischio, già oggetto di un’intensa campagna vaccinale.
“I bambini non sono i più colpiti da questa pandemia, ma rischiano di essere le sue più grandi vittime.”
Per questo insieme ad altre Associazioni mediche italiane, medici e operatori sanitari impegnati in vari settori del Sistema Sanitario, nel campo della ricerca di base e universitaria, della prevenzione e della cura dei malati di COVID-19 abbiamo redatto la lettera che trovate QUI.
Questa nostra fa seguito a quella di medici israeliani con il medesimo scopo: spiegare in dettaglio perché, ad oggi, non si debba procedere con la vaccinazione anti-COVID-19 dei bambini e fare un appello perché questo in Italia non accada. Facciamo riferimento alle prove scientifiche disponibili senza rinunciare a discutere delle strategie più efficaci per sconfiggere la pandemia, rifiutando strumentalizzazioni antivacciniste: se occorresse semplificare, la nostra posizione potrebbe essere definita EUVAX.
Se anche tu sei un sanitario e vuoi sottoscrivere l’appello compila questo modulo