DraghiSperanza, Lauterbach (ministro della salute tedesco) e Biden hanno in comune con il sig. XY (non essendo un personaggio pubblico ha diritto all’anonimato) il fatto di essersi ammalati di COVID-19 nonostante le vaccinazioni effettuate secondo le prescrizioni ufficiali.
Per gli illustri politici possiamo solo presumere che abbiano davvero eseguito quello che raccomandano o ordinano, per XY abbiamo testimonianza diretta: è un giovane medico, specializzando, che si è ammalato 2 mesi dopo avere eseguito la seconda dose e si è riammalato 1 mese dopo la terza. Fortunatamente non ha sviluppato sintomi da Long Covid, come pare sia capitato ad altro celebre collega, il professor Galli, anch’egli plurivaccinato, cui rivolgiamo auguri di pronta guarigione.
Il presidente Joe Biden è risultato positivo per la prima volta il 21 luglio, il giorno dopo un imbarazzante discorso sul cambiamento climatico interrotto spesso da colpi di tosse. Si era negativizzato ma il 30 luglio è di nuovo risultato positivo. Il 6 agosto il test ha dato esito negativo, comunque Biden resterà ancora in isolamento in attesa di un secondo test negativo di conferma, ha annunciato il suo medico.
Quattro dosi di vaccino, malattia sintomatica e più di 15 giorni di positività: era lui che aveva parlato di pandemia dei non vaccinati?
Biden non è un’eccezione. Uno studio ha dimostrato che le persone sottoposte a tripla vaccinazione contro la COVID-19 guariscono significativamente più lentamente dall’infezione e rimangono contagiose più a lungo rispetto alle persone non vaccinate.
I ricercatori hanno valutato la replicazione del virus ottenuto tramite tampone; a cinque giorni dall’infezione, meno del 25% dei non vaccinati era ancora contagioso, mentre circa il 70% dei vaccinati era ancora portatore di particelle virali vitali. Per le persone parzialmente vaccinate, era ancora contagioso circa il 50%.
Ancora più sorprendente è il fatto che a dieci giorni dall’infezione, il 31% delle persone trivaccinate è risultato ancora portatore di virus vivo e coltivabile. Al contrario, solo il 6% delle persone non vaccinate era ancora contagioso al decimo giorno.
In altre parole, le persone che hanno ricevuto 3 dosi di vaccino hanno una probabilità cinque volte maggiore di essere ancora contagiose a dieci giorni dall’infezione rispetto alle persone non vaccinate.
Questi risultati spiegano perché Paxlovid, il farmaco antivirale di Pfizer, spesso non è efficace per le persone che sono state vaccinate contro la COVID, e molte di esse presentano una recidiva dei sintomi insieme a un test COVID positivo dopo aver completato il regime di cinque giorni (come è accaduto di recente al dottor Anthony Fauci, anche lui vaccinato 4 volte). Questo fenomeno è noto come rimbalzo COVID, e Biden ne è il simbolo mondiale.