Il Comitato “Crinali Liberi” è nato come risposta dei cittadini mugellani e non solo, al mega progetto di costruzione di impianti eolici sul cosiddetto Monte Giogo di Villore, in un’area mugellana particolarmente incontaminata.
Ci sono state ben presto forme organizzate di opposizione al progetto approvato dalle istituzioni (a parte la Soprintendenza, belle arti e paesaggio), con raduni, presidi, incontri ecc.
Il 28/6/2020 i Carabinieri sono intervenuti a Vicchio in occasione di un “Flash mob” organizzato proprio dai comitati e hanno sequestrato cartelli, materiale, striscioni e querelato alcuni cittadini per aver parlato pubblicamente di infiltrazioni mafiose nella ditta costruttrice (AGSM di Verona).
L’impianto, in base al progetto proposto dalla ditta, dovrebbe svilupparsi nella realizzazione di 7-8 aerogeneratori (pale eoliche) di cospicue dimensioni (180 metri).
I sindaci dei paesi interessati direttamente, Vicchio, Dicomano e quelli per le opere accessorie, San Godenzo e Rufina, nonché i comuni di Borgo San Lorenzo, Marradi e altri, si sono dimostrati entusiasti sostenitori di questi impianti nonostante affermino di battersi per difendere il territorio.
La evidente assurdità dell’iniziativa non riguarda solo la svalutazione ambientale, con l’abbattimento di parecchi ettari di bosco con le sue biodiversità, la cementificazione, i cantieri e le nuove strade, il cavidotto interrato per 20 km e la gestione delle acque (c’è appena stata una alluvione nell’area tosco-romagnola e alcune strade non sono neppure state ripristinate) ecc. ma la validità stessa dell’intero progetto non appare energicamente redditizia se non per le tasche degli interessati.
Questo alla luce del procedimento di autorizzazione unica regionale regolato dalla direttiva 2001/77/CE sulla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità.
Il favore e il sostegno ideale che le energie rinnovabili naturalmente suscitano viene ben presto disatteso quando si entra nel merito. Infatti se si distrugge in questo modo l’ambiente, parlare di energia pulita appare piuttosto strumentale.
Il colpo ferale sembrava provenire dal Governo Draghi: il 2 settembre del 2022, il Consiglio dei Ministri approva il progetto. Le lobby industriali e finanziarie hanno esercitato una pressione fortissima a tutti i livelli per la realizzazione produttiva del crinale appenninico tosco romagnolo assediando il territorio da tutti i lati in nome dell’economia e del profitto.
Le approvazioni degli organismi locali, regionali e governativi (persino l’Università di Firenze) hanno ben presto attratto l’opposizione di altre organizzazioni come Italia Nostra, il CAI, Atto Primo ecc. che hanno promosso una petizione europea, visto che nella nostra regione e nel paese ogni richiesta di confronto veniva negata.
I ricorsi sono possibili perché il Parlamento Europeo ha accettato la domanda di petizione e registrandosi si può dare sostegno affinché questa acquisti più forza presso la commissione.
Per registrarsi al portale: https://www.europarl.europa.eu/petitions/it/registration/register
con il N° 0453/2023 oppure con il numero 0457/2023.
Salviamo l’ambiente!