Dopo la riflessione del dott. Serravalle sulle imminenti elezioni politiche italiane siamo aperti a tutti coloro che vorranno farci sapere la loro posizione.

Con piacere pubblichiamo la lettera del dott. Massimo Pietrangeli, candidato al Senato  – Collegio Plurinominale –  con Italexit.

 

Caro Eugenio,

condivido e sottoscrivo in pieno le affermazioni sul pericolo dell’astensionismo che hai così ben espresso.

Sono convinto che, purtroppo, gli elettori che sceglieranno di non andare a votare aumenteranno ulteriormente anche in questa tornata. Non mi permetto nemmeno di giudicare più di tanto, sinceramente, questa possibile scelta, per il semplice motivo che il disgusto per ciò che ancora chiamiamo Politica è enorme, dilagante, e comprensibilissimo, pur tuttavia spero che almeno stavolta non siano i “nostri” ad astenersi dall’andare a votare e, soprattutto, che non lo facciano per la sola motivazione che i partiti alternativi non si sono alleati.

Certo…, è verissimo, si è persa una favolosa occasione; io per primo sarei stato felice che lo avessero fatto, ma devo però aggiungere che posso comprendere perfettamente i motivi per i quali tale alleanza non si è realizzata; di alcuni di questi sono al corrente (quelli della mancata alleanza tra noi di Italexit e quelli di Alleanza), di altri motivi ho solo sentito parlare, ma posso garantire che non tutti i motivi sono futili o di poco conto.

Comunque, personalmente, non escludo affatto che saranno diversi i partiti amici che supereranno la soglia del 3%, né possiamo escludere che alcune alleanze possano verificarsi dopo le elezioni, a bocce ferme…

Non entrando ulteriormente nei particolari, mi piace ribadire ciò che hai affermato, aggiungendo solo una considerazione, sia pure banale e scontata: se anche le speranze che gli eletti dei “nostri” partiti riescano a combinare qualcosa di buono fossero poche, immaginiamo quali potrebbero essere senza la loro presenza…!

Quanto ai punti programmatici che hai così ben espresso, sai bene che sono anche qui totalmente d’accordo, e che di tali questioni faccio costantemente materiale di divulgazione ovunque possibile.

I Colleghi Dr. Giuseppe Barbaro e Giovanni Fraiese, primi estensori del Programma di Italexit per la Sanità, anch’essi candidati in questo partito, hanno inserito tutti questi punti programmatici (compreso il No alla Guerra), nonché la proposta di Uscita dell’Italia dall’OMS e la Lotta ai conflitti d’interesse a ogni livello, in primis nelle istituzioni e nei media.  Chiunque può trovarne conferma nel Programma ITALEXIT PER L’Italia, nelle pagine da 1 a 17.

Quanto ai conflitti d’interesse, vera grande piaga del mondo medico, i cui effetti su una Informazione degna di questo nome sono devastanti, anche nel SISANI (l’associazione sindacale da me presieduta), ne facciamo un punto fermo, insieme a quelli per una Sanità ippocratica, per la Libertà di scelta terapeutica e la Medicina Integrata.

Ora, per chi avesse voglia di leggermi ancora, mi permetto di esprimere altre brevi considerazioni.

Se è vero, come è vero, che il Paese intero, in riferimento alla Sanità, soffre gli effetti di carenze strutturali, di operatori sanitari, di (teorica?) mancanza di fondi e di corruttele varie, è altrettanto vero che sul cittadino-utente si riverberano danni e sofferenze legate anche al fatto che troppi medici hanno buttato alle ortiche il Giuramento di Ippocrate. Il decadimento della Medicina intesa come arte medica, specie negli ultimi decenni, ha raggiunto i livelli inverosimili che tutti vediamo, con laureati in medicina che non assistono i propri utenti nemmeno telefonicamente (specie se non sierati), altri laureati in medicina che inveiscono brutalmente non solo contro i propri pazienti che non vogliono vaccinarsi, ma anche contro quei medici che osano sollevare dubbi sulle strategie terapeutiche ritenute intoccabili… Per certo, in questo si risente molto della mancata formazione dei medici anche da un punto di vista filosofico ed umanistico (per non scomodare la spiritualità, ormai bandita da tutti gli scientisti di questo mondo), ma tant’è!

Riguardo ai problemi strutturali, probabilmente, non tutti sono in grado di valutarne pienamente la portata e la enormità delle conseguenze, ma soprattutto non tutti sono in grado di comprendere che questo decadimento non è minimamente frutto del caso o solo della disonestà di alcuni tra ministri, funzionari, amministratori e medici corrotti, ma di precise scelte prese con fredda determinazione dai piani alti.

Ho avuto la fortuna, in questi ormai quasi tre anni di TELEPANDEMIA, di avere un lungo periodo di scambi culturali e informativi con il Prof. Pierfrancesco Belli, uno dei massimi esperti di governance sanitaria, e con molti Colleghi, a seguito di questi, quella che era solo una convinzione mia personale è diventata una certezza assoluta: lo sfascio della Sanità pubblica non è frutto solo di quei punti citati, ma il risultato di una azione scientemente pianificata e lucidamente messa in atto (contro le popolazioni di mezzo mondo, non solo da noi), a vantaggio della Sanità privata. Il solo fatto che siano “così tempestivamente” arrivate anche da noi le compagnie assicurative americane dice tutto, almeno a chi vuol capire…

Conosciamo (ma non tutti, purtroppo) le tappe di avvicinamento, ovvero di preparazione, della telepandemia in Italia. In effetti, sarebbe più giusto definirle “TAPPE DI IMPREPARAZIONE”, dal momento che si è fatto tutto, ma proprio tutto, affinché arrivassimo il più possibile impreparati e scoperti all’arrivo del SARS-Cov2. Tra queste, solo per citarne alcune, la chiusura (una semplice coincidenza ?) di ben tre strutture nazionali di sorveglianza epidemiologica (“EPICO”, e altre due reti universitarie di sorveglianza), “inspiegabilmente” e improvvisamente non più sovvenzionate dallo Stato, e poi i ben noti “copia-incolla” del Piano pandemico, che ci hanno portato a dover affrontare una epidemia senza nemmeno i guanti e le mascherine per gli operatori sanitari!!!

Questi e vari altri motivi mi hanno spinto a candidarmi in Abruzzo con Italexit (al Senato – Collegio Plurinominale), il partito di Gianluigi Paragone, ma il magnete che più mi ha attratto, oltre a questi, risiede nella scelta di campo  – per me essenziale –  esplicitata nello stesso nome del partito: sono personalmente certo che il nostro amato Paese avrebbe unicamente da guadagnare ponendosi al di fuori di una Europa che, ancora ad oggi, non è affatto la comunità di Popoli Sovrani che tutti auspicavamo, ma solo la trappola costruita ad arte dalla BCE e dalle due nazioni più interessate alla DISTRUZIONE e alla SVENDITA del nostro Paese, ovvero la Germania e la Francia, le quali ormai non digerivano più il fatto che l’Italia si fosse collocata al 5° posto tra le potenze commerciali mondiali…  Certo, una uscita dall’Europa non sarebbe rose e fiori, ma il restarci equivale – credo – ad un suicidio.

FUORI DALL’EUROPA E DALL’EURO E RITORNO AD UNA MONETA SOVRANA !!!

Sono stato e sono un profondo ammiratore e seguace del compianto Prof. Giacinto Auriti, mio conterraneo, il quale affermava che

“la Moneta a debito è la madre di tutti i mali della società moderna…”.

Fedele ai sacrosanti principi della Sovranità Monetaria da lui postulati, mi adopererei volentieri anche per tentare di portare alla applicazione pratica di quest’ultima. Sappiamo che il “debito pubblico”, per come è creato dal signoraggio e dalle banche usuraie, è assolutamente inestinguibile e può solo finire di strangolare le economie dei Paesi legati alle monete a debito: senza Sovranità Monetaria dunque, ricordiamolo, difficilmente si potranno realizzare anche Sovranità Nazionale, Sovranità Individuale, e benessere sociale ed economico

Un caro saluto a tutti gli amici di AsSIS !

Massimo Pietrangeli