Da quasi un mese e fino al 15 luglio è in corso, nel totale silenzio dei media, la raccolta delle firme per indire tre referendum abrogativi, diretti, in due casi, ad impedire la fornitura di armi all’Ucraina e ad ogni altro stato coinvolto in guerre e conflitti e, nel terzo, a contrastare lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale.

Si tratta di obiettivi importanti e condivisi da tutto il movimento pacifista e da gran parte dei cittadini e da chi, più semplicemente, non condivide il furore bellico in atto in Europa e nell’Occidente.

Questa iniziativa referendaria chiede più investimenti per la salute degli italiani e la NON privatizzazione dei servizi sanitari e meno denaro pubblico per gli strumenti di morte e di guerra, è stata partorita da un Comitato promosso dal giurista Ugo Mattei e sostenuto da magistrati (Leo, Sceusa), filosofi (Agamben, Cacciari), storici e politologi (Preterossi, Bradanini, Cardini, Dinucci, Viale), personalità del mondo cattolico (Zanotelli, Cesena, Minoni), giornalisti e personalità dell’informazione (Ovadia, Freccero, Leoni, Vauro Senesi). Un fronte ampio, che mira a rappresentare la grande preoccupazione nel Paese – testimoniata da tutti i recenti sondaggi – contro l’aumento delle spese militari e il contemporaneo degrado della sanità pubblica manifestatosi drammaticamente durante la pandemia.

Ingenti risorse pubbliche vengono oggi dirottate sulla produzione di armi invece di essere impiegate per riaffermare il diritto alla salute degli italiani investendo nel SSN.

Puoi firmare on line qui

Parallelamente anche l’altro comitato “Ripudia la guerra” (www.ripudialaguerra.it) promosso dallo scrittore Enzo Pennetta ( di cui fanno parte anche F. Grimaldi , G. Trombetta, A. di Siena, F. Toscano, M. Rizzo, G. Bertotto) sta raccogliendo firme contro l’invio di armi in Ucraina, qui la mappa coi punti per firmare: DoveFirmare.it

Puoi comunque chiedere di firmare i referendum al tuo Comune dove troverai i 3 moduli ( 2 di Generazioni future e 1 di Ripudia la guerra ) che potranno essere firmati tutti indistintamente.

Attraverso l’istituto del referendum, il popolo sovrano cerca di aprire un’ampia discussione democratica, e di richiamare il Parlamento a rivedere le proprie decisioni, che li hanno portati a sceglier a favore delle armi sopra la salute pubblica.

SIAMO ORMAI VICINI ALLA GUERRA NUCLEARE E DOBBIAMO INTERROMPERE QUESTO RISCHIO!

FIRMA E DIFFONDI!