Non sapremo mai i motivi reali che hanno indotto Aldo Grasso, dalle colonne del Corriere della sera, a cercare di tracciare un bilancio sulla eredità lasciateci dalla pandemia, ormai conclusa anche secondo l’OMS.
Sente il bisogno di dividere i buoni, naturalmente i vaccinati, i politici ora indagati che hanno sospeso le libertà costituzionali, i giornalisti che hanno condotto campagne di odio senza precedenti, dai cattivi, ovviamente quanti non si sono vaccinati e hanno visti sospesi i loro diritti, e quanti hanno proposto un confronto sulle prove scientifiche mai accettato.
Non meraviglia la protervia con cui insiste nel ripetere un ritornello troppo abusato per suscitare interesse, ne’ che non si sia accorto di quello che ormai tutti sanno: che i vaccinati si sono ammalati, e che sono persino finiti in ospedale, più dei non vaccinati. Che avere smantellato la sanità del territorio e non avere proposto terapie precoci ci ha posto ai vertici della mortalità per COVID-19. Un primato di cui non essere orgogliosi, ma che pare non interessare al Nostro.
Eppure, anche lui avrà conosciuto persone (forse se stesso?) che hanno contratto la malattia pur vaccinati anche con tre dosi – a memoria Mattarella, Draghi, Speranza. Ebbene, quando i vaccinati si sono ammalati, erano contagiosi come i non vaccinati, con la differenza che questi ultimi avevano minori probabilità di essere infettati da SARS-CoV-2.
Dal momento che il Nostro straparla del dovete civico di vaccinarsi, sappia una volta per tutte che la letteratura scientifica che attesta quanto il rischio di contrarre la COVID-19 aumenti con il numero di dosi di vaccino praticate, è ormai vasta e qualificata.
Professore, studi, si informi, approfondisca un argomento di cui è evidente la sua incompetenza, continui a scrivere di televisione e tralasci gli argomenti che non conosce. È una questione di dignità.

p. s. : se vuole i riferimenti scientifici, consulti i siti di Assis e di Cmsi; è semplice anche per Lei.