Camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici sono le azioni quotidiane dell’attività fisica, di quella “attività motoria spontanea”, che è alla base di uno stile di vita sano.
Le attività sportive si definiscono come “esercizio fisico”: in questo caso l’attività fisica è strutturata, pianificata ed eseguita regolarmente.
Entrambe sono importanti e raccomandate nella prevenzione delle malattie non trasmissibili, da quelle cardio-vascolari al cancro, per migliorare la qualità della vita e la sopravvivenza.
Secondo i dati del 2019 del sistema di sorveglianza Okkio alla salute il 20,3% dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine, il 18% pratica sport per non più di un’ora a settimana, il 43,5% ha la TV nella propria camera, solo 1 bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta. La quota di bambini che trascorre più di 2 ore al giorno davanti a TV/videogiochi/tablet/cellulare risulta in sensibile aumento rispetto agli anni precedenti (44,5%). Non abbiamo i dati del 2020-2021 ma è ragionevole credere che i lockdown abbiano pesantemente contribuito a peggiorare questo triste scenario.
I dati del sistema di sorveglianza PASSI relativi al triennio 2016-19 mostrano che solo il 31,1% degli intervistati di 18-69 anni può essere classificato come attivo (cioè effettua un lavoro pesante oppure 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni), il 33.8% come parzialmente attivo (non svolge un lavoro pesante ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati) mentre il 35% come sedentario (non fa un lavoro pesante e non pratica attività fisica nel tempo libero).
Secondo l’OMS, l’inattività fisica a livello globale è al quarto posto tra i fattori di rischio per la mortalità. Il Ministero della Salute italiano, seguendo le Raccomandazioni Globali sull’attività fisica per la salute dell’OMS è impegnato nella promozione dell’attività fisica a livello di popolazione, attraverso OKkio alla Salute, Passi, Passi d’Argento e il Progetto Cuore.
“Lo sport fa bene alla salute e allunga la vita”:
non è solo un detto popolare, è un dato scientifico. Per questo occorre favorirne la pratica a qualsiasi età, ma soprattutto a bambini e ragazzi.
Il green pass impedirà di fatto di praticare sport a chi non intenda vaccinarsi. L’alternativa rappresentata dall’esecuzione di un tampone naso-faringeo ogni due giorni è difficilmente realizzabile. Impedirà di attuare uno strumento valido di tutela e prevenzione della salute, riconosciuto e incoraggiato dalle massime istituzioni sanitarie e persino dallo stesso ministero che lo ha deliberato.
Lo sport, che ha portato agli italiani la gioia per la vittoria agli Europei di calcio e per le medaglie olimpiche, viene precluso ai ragazzi che, sull’onda dell’entusiasmo, avrebbero potuto essere spinti a nuove pratiche, a conoscere realtà differenti con grandi benefici per la salute e il benessere mentale. La pandemia di COVID-19 e le misure di isolamento adottate hanno ulteriormente amplificato l’importanza di essere fisicamente attivi, ma questo provvedimento, inutilmente punitivo, li costringe a scegliere tra sport e vaccinazione.
Chi non è vaccinato rimanga a casa, davanti la TV, incollato al cellulare, chinato sul tablet, rimbecillito dai videogiochi.
I bambini ed i ragazzi sono i meno colpiti dalla pandemia, eppure rischiano di essere le maggiori vittime, ha scritto l’OMS. Ne abbiamo conferma da questo provvedimento. I media segnalano le proteste di bibliotecari, di operatori culturali e di esercenti per queste limitazioni, mentre le società sportive non hanno sentito il bisogno di difendere il diritto allo sport dei loro affiliati più giovani.
Vorremmo che i ragazzi e gli adolescenti venissero esentati dal green pass per praticare sport, che le misure di igiene adottate permettano di svolgere le attività in sicurezza a tutti, indipendentemente della vaccinazione, per la loro salute odierna e futura, e per il rispetto dei valori fondanti della nostra società.