La democrazia è partecipazione, è la possibilità di dire quello che si pensa, e di vivere (entro certi limiti) come si vuole. La democrazia è uguaglianza, è libertà di manifestare e di esporre le proprie opinioni, di sottoporle al confronto, senza paura di censure e minacce.

8255 cittadini hanno sottoscritto l’appello per richiedere la moratoria della vaccinazione antiCOVID-19 ai bambini (potete ancora aderire cliccando qui), rafforzando le analoghe richieste di 1336 sanitari (per i sanitari che volessero ancora aderire, cliccare qui).

Non hanno fatto altro che affiancare i pediatri, gli epidemiologi, gli igienisti e i medici di ogni specialità che hanno rivolto analoga richiesta alle Istituzioni sanitarie, senza ottenere ad oggi risposta. Medici che fanno riferimento al metodo scientifico e alla medicina basata sulle prove, che non intendono essere strumentalizzati da posizioni antivacciniste, ma nemmeno rinunciare a discutere nel merito di specifici vaccini e strategie vaccinali, come si considera normale poter fare con qualsiasi altro farmaco. In un Paese normale la stampa avrebbe l’interesse ad approfondire le conoscenze, attingendo alle loro competenze, le Istituzioni a discutere su correttivi e integrazioni utili a combattere la pandemia.

La democrazia resiste nella passione di questi cittadini e di questi sanitari, non nel pallido fantasma con cui oggi si manifesta.