Pubblico, e chiedo massima condivisione, la lettera aperta che ho scritto alla senatrice Elena Cattaneo sui TEA.
La lettera, ricca di riferimenti, vuole scongiurare il lancio della sperimentazione sui nuovi OGM che oggi coinvolge l’agricoltura, ma che già sappiamo, arriverà presto agli allevamenti (lo annuncia molto bene la proposta di regolamento in discussione).
Il 9 giugno il Parlamento italiano ha approvato una norma in pratica favorevole alla sperimentazione con le “tecniche di evoluzione assistita” (TEA) ma nella quale si usa una nuova terminologia: si parla di emissione deliberata nell’ambiente a fini sperimentali di “organismi prodotti con tecniche di editing genomico mediante mutagenesi sito-diretta o di cisgenesi”.
La senatrice, entusiasta del progetto, ha presentato un emendamento per rimuovere il limite temporale della sperimentazione, ma è stato bocciato.
L’emendamento denominato 9 bis applaudito dalla senatrice Cattaneo farà della sperimentazione italiana sui nuovi OGM un progetto pilota sorretto solo da slogan pubblicitari che con la Scienza hanno ben poco a che fare, con questa lettera mi auguro si possa aprire un dialogo che abbia come obiettivo primario la tutela della nostra civiltà millenaria, il contrasto della prevaricazione globalista ed oscurantista che si trincea dietro un falso dogma ammantato di scienza.
L’Italia dispone di migliaia di varietà originarie di cereali mai ibridati ed egregiamente selezionati nei secoli dagli agricoltori di tutto il bacino del Mediterraneo, tenuti malamente in ostaggio nelle Banche del germoplasma. Molti ricercatori italiani cercano, inascoltati, di spiegare come tali varietà abbiano qualità vantaggiose sia per l’ambiente che per il consumatore come ad esempio frumenti a bassissimo tenore di glutine, resistenti alla siccità ed alle malattie e che non provocano intolleranze e devastazione della permeabilità intestinale.
Si ricorda alla senatrice come la Corte di Giustizia europea si sia già espressa per ben due volte in modo contrario equiparando queste nuove tecniche di manipolazione genetica agli storici OGM e l’EPA statunitense le riportava in un contesto legato al principio di precauzione, pur di tutelare la biodiversità e la salute umana richiedendo, a chi intende immetterle in natura, le prove scientifiche della innocuità delle piante modificate geneticamente anche con le nuove tecnologie.
Il Progetto è pilota inutile, antiscientifico, inadeguato, antiquato, illecito ma soprattutto pericoloso!
Lettera aperta alla senatrice Elena Cattaneo sui nuovi OGM: qui la lettera.