Anche l’omeopatia può essere utile nelntrattamento delle faringotonsilliti. Anche il dott. Sergio Segantini risponde al precedente articolo del dr. Serravalle: https://www.assis.it/prevenzione-e-cura-delle-infezioni-respiratorie-e-delle-faringotonsilliti-dei-bambini/

In questi ultimi mesi si è diffuso specie in età pediatrica lo streptococco Beta-emolitico di Gruppo A, detto anche Streptococco Pyogenes.

E’ un batterio che prolifera per lo più in faringe, infatti dà, come primo sintomo, la faringite, dunque il mal di gola, con la formazione delle tipiche placche. Può anche manifestarsi come scarlattina con febbre alta ed esantema.

L’andamento dell’infezione da streptococco ha avuto un picco nei primi mesi del 2023. Molti tamponi antigenici rapidi fatti anche dai genitori hanno dato esito positivo e l’uso dell’antibiotico più efficace, l’Amoxicillina, è stato molto praticato. Alla risorsa della terapia antibiotica aggiungiamo le possibilità che ci offre la terapia omeopatica.

Come omeopati abbiamo affrontato questo “outbreak” notando una elevata contagiosità dell’infezione rispetto ad altri periodi e abbiamo prescritto diversi rimedi. Personalmente ho spesso usato i più classici ovvero Belladonna nella prima fase e Mercurio nella seconda, oppure Apis e Sulphur.

Abbiamo trattato anche molti casi di scarlattina che si è affacciata con sintomi non gravi ma in un numero elevato di bambini.

Un problema che si affronta nella raccolta dei casi è che la maggior parte di questi avviene come consultazione telefonica con informazioni condizionate e ridotte.

Alcuni sintomi sono ricorrenti nelle infezioni da streptococco: febbre a 39, tonsille ipertrofiche, lingua bianca, dolore nella deglutizione ecc. ma abbiamo osservato anche sintomi più generali come per esempio la secchezza o alcontrario un eccesso di sudorazione . L’inquadramento della faringo-tonsillite è lasciata a una anamnesi spesso incompleta e alle foto su whatsapp con delle immagini non sempre eloquenti (placche, lingua a fragola ecc).

Se non si conosce bene il paziente ci si può limitare alla terapia acuta sempre che ci siano dei sintomi validi su cui prescrivere, mentre in diversi, casi i risultati migliori si ottengono con i rimedi di fondo, prescritti come prevenzione, in quanto parecchie di queste infezioni sono recidivanti.

In caso di recidive, i pediatri a volte consigliano terapie antibiotiche prolungate a basso dosaggio. Proprio i genitori che vedono i loro bambini con tonsilliti ripetute, o angine ecc. si rivolgono all’omeopata chiedendo una terapia rapida e risolutiva, come quella che si aspettano da un antibiotico. In questo ambito di pazienti troviamo spesso comportamenti che cerchiamo di correggere, ma per far questo occorre tempo. Specie nei “nuovi pazienti” abbiamo riconosciuto segni di acidosi metabolica in soggetti con disbiosi per eccesso di proteine. Sappiamo che la microbiota svolge un ruolo rilevante nell’immunità e un numero crescente dievidenze suggerisce come determinate infezioni batteriche comportino svariate patologie, anche sistemiche e, apparentemente, non correlate ad essa. La correlazione tra sintomi “esterni” ed interni o più profondi è una prerogativa della medicina omeopatica che va a cercare sempre le connessioni.

Una di queste riguarda lo stile di vita e soprattutto l’alimentazione che influenza non solo i disturbi metabolici ma molti altri piani che determinano lo stato di salute sia nei disturbi acuti che nelle patologie croniche. Quindi prima di procedere con una cura omeopatica di fondo ci assicuriamo che non ci siano particolari ostacoli alla guarigione che limiterebbero la buona riuscita della terapia.

Fonti:

https://microbioma.it/ricerca/microbiota-orale-quale-ruolo-svolge-nelle-malattie-sistemiche/

https://www.iss.it/malattie-infettive-chi-siamo

https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/dietary-reference-values