Si sta concludendo l’iter di approvazione dei nuovi vaccini contro la COVID.

Formalmente ineccepibile, anche se le uniche informazioni disponibili ad oggi sono quelle del comunicato stampa che attestano l’assenza di prove di sicurezza ed efficacia.

È un atto di fede: i vaccini precedenti funzionavano, quindi funzionerà anche questo nuovo vaccino.

Non conta che l’efficacia dei vecchi prodotti diminuisca velocemente, fino a diventare negativa 6 mesi dopo la somministrazione, e ancor prima se si fanno più richiami.

La logica per cui non serve testare il nuovo vaccino dal momento che quello precedente è stato inoculato a milioni di persone è un salto nel buio, un salto sciagurato che dovrebbero fare anche i bambini da 6 mesi di età.

In barba ai dati preoccupanti su eventi avversi (1caso di mio-pericardite ogni 35 vaccinati), all’assenza di programmi di vigilanza attiva (con sottostima degli eventi avversi gravi di migliaia di volte), di aumento della mortalità generale degli ultimi anni anche tra bambini e ragazzi.

Non possiamo più fidarci, mai la credibilità delle istituzioni sanitarie aveva toccato un livello così basso, scienza e medicina sono state umiliate e costrette al silenzio.

Gli esempi sono infiniti, ne aggiungiamo uno nuovo.

Gli avvocati dell’ICAN, associazione americana di difesa del diritto al consenso informato, attraverso il Freedom of Information Act (FOIA) che garantisce a chiunque il diritto di accesso alle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni, hanno ottenuto la registrazione di una presentazione in cui i CDC (ente governativo americano responsabile delle principali decisioni e raccomandazioni in tema di salute pubblica) comunicavano ai vertici della FDA e dell’NIH i dati del 2021 che attestavano il declino dell’immunità e la percentuale di infezioni tra i vaccinati. Esperti internazionali, quali  Anthony FauciFrancis CollinsPeter Marks, e Janet Woodcock  sapevano e discutevano sulla perdita di efficacia dei vaccini. Ora lo sappiamo anche noi.

Nell’ultima settimana di luglio 2021, gli individui completamente vaccinati rappresentavano circa il 73% dei casi di COVID-19 e il 63% dei ricoveri per COVID-19 nella fascia di età superiore ai 65 anni.

L’efficacia dei vaccini si riduce rapidamente, dal momento che i tassi di infezione 5-6 mesi dopo la vaccinazione erano due volte più alti dei tassi di infezione 3-4 mesi dopo la vaccinazione.

Attenzione alle date:

la presentazione è del 13 settembre 2021, (ma già una mail del 15 settembre 2021 afferma che i dati erano stati “consegnati ai CDC tre settimane fa“), eppure  Fauci e gli altri dirigenti americani hanno continuato successivamente a ribadire il messaggio secondo cui i vaccini erano lo strumento per ottenere il “controllo del virus”.

Nel frattempo, il 16 settembre 2021, Francis Collins, genetista americano , direttore (2009-21) del National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti ha osservato a proposito dei dati: “Prove interessanti e piuttosto convincenti che la VE [efficacia del vaccino] per gli over 65 stia diminuendo 5-6 mesi dopo la vaccinazione sia per l’infezione che per il ricovero ospedaliero. Anche per quelli vaccinati da 3-4 mesi c’è una tendenza al peggioramento della VE”.

Eppure, ancora nel dicembre 2021, i CDC continuavano a sostenere che i vaccini offrono “una protezione simile sia nel mondo reale sia nella sperimentazione clinica, riducendo il rischio di COVID-19, comprese malattie gravi, del 90% o più tra persone completamente vaccinate”.

A quanto pare il CDC stava trattenendo i dati della FDA, come evidenziato dal commento del direttore del CBER, Peter Marks, in una mail al commissario ad interim della FDA, secondo cui “sarebbe stato carino che il CDC condividesse i dati“.

Nel frattempo, in Italia eravamo alle prese con il green pass rafforzato, in pratica agli arresti domiciliari.

No, non ci fidiamo e non sopporteremo chi intenda reintrodurre lockdown e obblighi ingiustificati lanciando allarmi indimostrati per le nuove varianti, per alimentare l’isteria e la paura.

Non accetteremo altre limitazioni alle libertà costituzionali nel nome di una scienza che ha ormai dimostrato che i vaccinati si contagiano e contagiano più dei non vaccinati.

Lo sapevano dal settembre 2021, e lo hanno taciuto.