“Il bene comune da solo non può essere posto al di sopra del bene individuale di un bambino o giovane che ci viene affidato.” Jörg Dötsch

Jörg Dötsch, Presidente della società tedesca di pediatria e medicina dell’adolescenza, esprime il suo pensiero sull’intenzione di vaccinare i bambini contro la COVID 19.

La questione ha generato un acceso dibattito nella comunità scientifica internazionale, caratterizzato da aspri contrasti, forti scontri e causano confusione tra la popolazione generale. I politici intendono adottare delle scelte per individuare una rapida via d’uscita dalla pandemia, semplificando un problema assai complesso e ampio, che merita di essere osservato da punti di vista alternativi e più elevati.

Ogni attore coinvolto nel processo decisionale, deve caricarsi di precise responsabilità, imponendosi di fare un’attenta valutazione sulle conseguenze dell’estensione della vaccinazione di massa a bambini e adolescenti, una pratica considerata da molti esperti inopportuna, mancando di validi studi scientifici che possano giustificare la rischiosa esposizione dei giovani a una sperimentazione dagli esiti incerti e, soprattutto per loro, priva di benefici.

Maggiore cautela è richiesta da più fonti:

  • il “Robert Koch Institute”, autorevole consulente del Ministero della Salute tedesco, non consiglia la vaccinazione contro la COVID 19 nei bambini sani fino ai 17 anni di età. Significative valutazioni statistiche, ci dicono che nella realtà, la bassa gravità della malattia nei bambini, la bassa probabilità che essi possano infettarsi o che possano infettare gli adulti, si contrappone al rischio concreto di incorrere in potenziali eventi avversi causati dalla pratica vaccinale sperimentale, responsabile di patologie dell’apparato cardiaco quali: miocarditi e pericarditi, in bambini e adolescenti sani vaccinati. 
  • Robert W. Malone, uno tra i primi ricercatori che contribuì allo sviluppo delle terapie geniche (su base mRNA, ora utilizzata in modo sperimentale anche per questi vaccini), ha espresso le sue preoccupazioni, denunciando la poca trasparenza dei governi sui potenziali rischi dei vaccini. Per questa posizione, è stato censurato dai social e dai media, e la sua intervista su “You Tube”, è stata rimossa perché affermava che non ci sarebbero vantaggi vaccinare i bambini rispetto ai potenziali rischi avversi. 

Tutti abbiamo assistito inizialmente, alla negazione del nesso causale per la comparsa di trombosi con trombocitopenia in numerosi soggetti sottoposti a vaccinazione. Non è trascorso molto tempo per arrivare a una opposta valutazione, che vede ragionevolmente accettato il nesso di causalità. Lo testimoniano le più autorevoli agenzie sanitarie quali: la statunitense FDA e l’europea EMA.

Abbiamo elementi sufficienti per dubitare fortemente sull’opportunità di proseguire nella direzione intrapresa dai governi che vedono nella vaccinazione di massa, ora estesa anche alle comunità di giovani, l’unica via d’uscita.

Possiamo chiedere di sospendere la scelta di sottoporre bambini e adolescenti alla vaccinazione.

Non carichiamoli di un’ulteriore e ingiustificata responsabilità, imponendogli l’incerto compito di proteggere le generazioni adulte, sacrificando sé stessi.

Per maggiori approfondimenti:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/07/04/covid-vaccino-ai-bambini-il-presidente-dei-pediatri-in-germania-limmunita-di-gregge-non-puo-essere-un-criterio-non-possono-essere-costretti-a-proteggere-gli-adulti/6246737/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/07/04/usa-uno-degli-scienziati-dellrna-messaggero-denuncia-censurato-da-linkedin-dopo-aver-espresso-preoccupazione-sulla-trasparenza-del-governo-rispetto-ai-potenziali-rischi-dei-vaccini-la-polemic/6249833/