L’Agenzia per la sanità pubblica della Svezia non raccomanda la vaccinazione contro la COVID-19 per i bambini di età 5-11 anni. La decisione è stata confermata il 27 gennaio, ritenendo che i benefici per questa fascia di età siano troppo modesti per la vaccinazione universale dei bambini privi di patologie croniche.
“Continueremo a sorvegliare l’andamento epidemiologico. Valutiamo costantemente lo stato delle conoscenze e lo sviluppo della pandemia in Svezia e nel resto del mondo, e la questione sarà ridiscussa prima della prossima stagione autunnale” ha affermato Karin Tegmark Wisell, direttore generale dell’Agenzia di sanità pubblica svedese.
La vaccinazione dei bambini da 5 anni di età non avrebbe al momento effetti rilevanti sulla diffusione dell’infezione, né in questa fascia di età, né tra gli altri gruppi della popolazione.
I bambini presentano un rischio significativamente più basso di contrarre una forma grave di COVID-19 rispetto agli adulti. In generale, più piccoli sono i bambini, minore è il rischio.
La decisione è stata assunta dopo un confronto con l’Associazione dei pediatri svedesi, l’Associazione dei medici scolastici, l’Associazione nazionale degli infermieri scolastici, l’Associazione degli psichiatri infantili, l’Associazione dei medici delle malattie infettive, i coordinatori regionali delle vaccinazioni, l’Associazione svedese delle autorità locali e delle regioni (SKR), l’Agenzia nazionale dei prodotti medici e il Consiglio medico nazionale (Smer).
Abbiamo da tempo richiesto la moratoria della vaccinazione anti-Covid in età pediatrica. Le autorità svedesi l’hanno accolta. Ci auguriamo che gli altri paesi europei abbiano lo stesso coraggio.