Durante i lunghi periodi di più o meno severi lockdown, a causa dello stress, dei cambiamenti nello stile di vita, dell’incremento di peso, ed anche della malattia, i cicli mestruali di molte donne hanno subito dei cambiamenti.  Non si immaginava però che irregolarità nelle mestruazioni, quali cambiamenti della durata, del flusso e dei sintomi di accompagnamento come il dolore, potessero comparire dopo la somministrazione del vaccino COVID-19.

Nessuno studio pre-commercializzazione dei vaccini aveva preso in considerazione questa possibilità, ma il fenomeno è ormai talmente ampio da avere indotto il National Institutes of Health statunitense ad annunciare uno studio da 1,67 milioni di dollari per indagare sull’impatto inaspettato dei vaccini CODID sulla salute riproduttiva delle donne.

Sempre più persone continuano a essere vaccinate per COVID-19, e tra queste anche ragazze dai 12 anni di età: è urgente comprendere gli effetti a breve e lungo termine del vaccino sulla salute riproduttiva. Sono stati arruolati pertanto ricercatori della Boston University, della Harvard Medical School, della Johns Hopkins University, della Michigan State University e dell’Oregon Health and Science University.

“Il nostro obiettivo è fornire informazioni alle persone con le mestruazioni, principalmente su cosa aspettarsi, perché nessuno si aspettava che il vaccino avrebbe influenzato il sistema mestruale, dal momento che queste informazioni non venivano raccolte nei primi studi”

ha dichiarato la direttrice del NICHD Diana Bianchi.

La vaccinazione non discrimina per genere: se alle donne sono riservati questi fenomeni (per ovvi motivi), le miocarditi sono appannaggio più frequente degli uomini sotto i 40 anni, con il massimo rischio per i ragazzi di età compresa tra 12 e 17 anni.

FONTI:

https://covid19.nih.gov/news-and-stories/covid-19-vaccines-and-menstrual-cycle

https://nypost.com/2021/09/07/nih-to-study-how-covid-19-vaccine-impacts-menstrual-cycle/

https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.08.30.21262866v1