L’OMS in questo video Episode #42 – Vaccines and children afferma che:
- la vaccinazione dei bambini non è una priorità
- le scuole possono riaprire in sicurezza senza necessità che i bambini siano vaccinati
Riportiamo la trascrizione dell’intervista che la Signora Vismita Gupta-Smith dell’OMS ha rivolto alla dottoressa Soumya Swaminathan Yadav una pediatra indiana che dal marzo 2019 è Chief Scientist del l’Organizzazione mondiale della sanità.
Vismita Gupta-Smith: Siamo a giugno 2021 e l’OMS afferma che vaccinare i bambini non è una priorità. Potresti per favore spiegare perché?
Dr Soumya Swaminathan: Le ragioni che portano oggi l’OMS ad affermare che vaccinare i bambini non sia una priorità è determinata dal fatto che i bambini, anche se possono infettarsi di Covid-19 e possono trasmettere l’infezione ad altri, sono a rischio veramente molto basso di sviluppare malattia grave rispetto agli anziani. Ed è per questo che quando abbiamo iniziato ad elencare la priorità delle persone che dovrebbero essere vaccinate, quando le scorte dei vaccini sono limitate, raccomandiamo di iniziare con gli operatori sanitari e i lavoratori in prima linea che sono ad altissimo rischio di esposizione all’infezione. A seguire gli anziani e le persone che hanno malattie di base che li rendono ad alto rischio di sviluppare malattie gravi. Questi gruppi vanno protetti per primi perché vogliamo ridurre i tassi di mortalità e in seguito abbassare gradualmente l’età nella popolazione fino ad arrivare ai bambini. Inoltre, ci possono essere alcuni bambini che sono a più alto rischio di sviluppare la malattia grave a causa di alcune patologie sottostanti o di vulnerabilità o di comorbidità, che potrebbero avere priorità per i vaccini quando essi saranno disponibili.
Ma i bambini in generale, come gruppo a sé stante, hanno una priorità molto ridotta.
Visimita Gupta-Smith: Soumya, in futuro, allora, l’OMS raccomanderà o sta pensando di raccomandare la vaccinazione per i bambini? E quando ce lo potremo aspettare?
Dottor Soumya Swaminathan: la maggior parte delle aziende produttrici di vaccini stanno attualmente conducendo studi nei bambini, a partire dai 12 ai 18 anni di età e poi progressivamente comprenderanno anche i più piccoli e le fasce d’età inferiori. Nel momento in cui verranno prodotti questi dati, il SAGE, che è il gruppo consultivo strategico di esperti di immunizzazione che attualmente sviluppa la politica di vaccinazione per l’OMS, e che viene poi adottato da molti paesi, esaminerà questi dati e fornirà raccomandazioni su come usare il vaccino nei bambini, a quale dosaggio, a quale intervallo, e valuterà se esistono precauzioni di sicurezza o controindicazioni.
Ma ancora, per tornare alla domanda, i bambini, tranne che in pochissimi casi che sono ad alto rischio, e non sono considerati una priorità in questo momento di dosi limitate di vaccini che dobbiamo usare per proteggere i più vulnerabili. E inoltre, dobbiamo ricordare che non è necessario che i bambini siano vaccinati per tornare a scuola. Abbiamo visto che in molti Paesi le scuole sono rimaste aperte con molto successo. Se gli adulti che lavorano nella scuola sono vaccinati e gli adulti nella comunità si vaccinano, in modo che i tassi di infezione diminuiscano, mantenendo le altre misure di sanità pubblica adottate, le scuole dovrebbero essere in grado di riaprire in sicurezza.
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